Cabergolina ratiopharm 1 mg 20 compresse
Le riduzioni ormonali e volumetriche di solito sono concomitanti, ma in alcuni casi può esserci una netta dissociazione, cioè normalizzazione ormonale senza nessuna variazione volumetrica o, ancor più raramente, scarse modificazioni ormonali con netta riduzione di volume (21,22). Re-intervento È un’opzione praticabile nel caso di voluminosi tumori intra-sellari persistenti o recidivanti, resistenti ai trattamenti farmacologici disponibili, anche se è gravato da una percentuale di complicanze lievemente superiore (36-38). Tecnica L’intervento è praticabile per via trans-sfenoidale (TNS) con approccio microscopico o endoscopico secondo preferenza ed esperienza del chirurgo; solo in casi rari viene utilizzata la via trans-cranica.
EFFETTI INDESIDERATI
Gioco d’azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualità, shopping compulsivo o spesa eccessiva, bulimia e impulso incontrollato ad alimentarsi, possono verificarsi in pazienti trattate con agonisti della dopamina, incluso DOSTINEX (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego). In caso di accertata gravidanza durante il trattamento,come misura precauzionale, le pazienti devono essere controllate per individuare eventuali segni di aumento delle dimensioni ipofisarie, poiché durante la gestazione può verificarsi un’espansione di tumori pituitari preesistenti. Poiché può intervenire una gravidanza prima del ripristino delle mestruazioni, si raccomanda di eseguire un test di gravidanza almeno ogni 4 settimane durante il periodo di amenorrea e successivamente ogni volta che il periodo mestruale ritardi più di tre giorni. Alle donne che non desiderano la gravidanza, si deve consigliare di adottare un metodo di contraccezione meccanica durante il trattamento con cabergolina e dopo l’interruzione di cabergolina fino alla scomparsa dei cicli ovulatori. Prima di iniziare il trattamento con la cabergolina, deve essere escluso lo stato di gravidanza. Poiché ad oggi esiste un’esperienza clinica ancora limitata e il medicinale ha una lunga emivita, come misura precauzionale si consiglia alle donne che desiderano una gravidanza, una volta raggiunti dei cicli ovulatori regolari, di interrompere l’assunzione di cabergolina un mese prima del tentativo di concepimento.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
• insufficienza cardiaca, poiché casi di fibrosi valvolare e pericardica si sono spesso manifestati con insufficienza cardiaca. Pertanto, la fibrosi valvolare (e la pericardite costrittiva) deve essere esclusa se compaiono tali sintomi. Si deve prestare attenzione quando DOSTINEX viene somministrato insieme ad altri farmaci che notoriamente abbassano la pressione sanguigna. Nei pazienti affetti da grave insufficienza epatica e trattati per un lungo periodo con DOSTINEX, deve essere preso in considerazione un dosaggio inferiore. Nei pazienti affetti da grave insufficienza epatica (Child-Pugh Classe C) che hanno assunto una singola dose da 1 mg è stato osservato un aumento dell’AUC rispetto a volontari sani e a quelli con forme più lievi di insufficienza epatica.
- Raccomandiamo il monitoraggio dei test di funzione epatica all’inizio del trattamento con PegV e durante le fasi di titolazione del dosaggio.
- Trattamento dei disturbi iperprolattinemici La dose di DOSTINEX raccomandata inizialmente è di 0,5 mg/settimana somministrati in una o due volte (mezza compressa da 0,5 mg alla settimana ad esempio lunedì e giovedì).
- Sulla base delle informazioni disponibili riguardo al metabolismo di cabergolina, non si possono fare previsioni circa le interazioni farmacocinetiche con altri farmaci.
- Tali perdite possono essere dovute alle proprietà inibitorie sulla secrezione di prolattina della cabergolina nei ratti.
- Durante l’assunzione bisogna attenersi strettamente alle istruzioni del medico, il quale potrebbe – nel corso del trattamento – modificare le dosi di somministrazione dell’Olanzapina.
Il bupropione, così come qualsiasi altro principio attivo, può causare diversi effetti indesiderati, anche se non tutti i pazienti li manifestano o li manifestano nello stesso modo. Infatti, ogni persona reagisce in maniera soggettiva alla somministrazione del farmaco, manifestando effetti indesiderati diversi per tipo ed intensità, oppure non manifestandone affatto. Pegvisomant + Cabergolina Anche se non sono ancora disponibili dati conclusivi (71), l’associazione di PegV e cabergolina può essere presa in considerazione nei pazienti con modesto aumento dei livelli di IGF-I in corso di mono-terapia con PegV o in quelli con ipersecrezione mista GH-PRL. Efficacia La terapia dopaminergica è spesso efficace sui sintomi, ma normalizza l’ipersecrezione ormonale solo in alcuni casi. Una metanalisi (56) ne ha confermato l’utilità in circa un terzo dei casi, se usata in mono-terapia. L’effetto prolungato del farmaco sulla diminuzione dei livelli di prolattina è, probabilmente, dovuto alla sua lunga persistenza nell’organo bersaglio, come lascia supporre la lenta eliminazione della radioattività totale dall’ipofisi, dopo somministrazione orale singola di prodotto marcato nei ratti (t1/2 di circa 60 ore).
(vedere paragrafo „Dose, modo e tempo di somministrazione – Inibizione/soppressione della lattazione fisiologica e la sezione sopra riportata – Ipotensione posturale“). Alcuni casi si sono verificati in pazienti già trattate in precedenza con dopaminoagonisti di natura ergolinica. Per questo motivo DOSTINEX non deve essere somministrato in pazienti con anamnesi o segni e/o sintomi clinici in atto di disturbi respiratori o cardiaci correlati alla presenza di tessuto fibrotico. SSA + PegV Parecchi studi hanno dimostrato che in pazienti considerati parzialmente resistenti agli SSA, l’aggiunta di PegV (anche con uno schema di somministrazione una o due o tre volte a settimana) porta alla normalizzazione dei livelli di IGF-I nel % dei casi (62-68). Questa combinazione avrebbe il vantaggio di consentire il controllo anche della crescita tumorale in quei pazienti in cui questo può costituire un problema di rilievo (residuo voluminoso o comunque in vicinanza delle vie ottiche). Secondo i dati disponibili, l’associazione di SSA e PegV è da prendere in considerazione nei pazienti con risposta parziale agli SSA e nei pazienti con voluminoso residuo tumorale che non hanno raggiunto il controllo ormonale.
Non sono disponibili informazioni sulle possibili interazioni tra cabergolina ed altri alcaloidi dell’ergot, pertanto l’uso concomitante di questi medicinali durante il trattamento a lungo termine con cabergolina non è consigliato. Come con altri derivati dell’ergot, la cabergolina non deve essere usata in associazione con antibiotici macrolidi (ad es. eritromicina), a causa dell’aumento della biodisponibilità sistemica. Devono essere prese in considerazione interazioni con altri medicinali che riducono la pressione sanguigna. In studi su pazienti con il morbo di Parkinson non sono state osservate interazioni farmacocinetiche con L-dopa o selegilina.
Il dosaggio di IGF-I è il singolo dosaggio più utile nella diagnosi, con una correlazione semi-lineare con i valori medi di GH (arriva a plateau per valori di GH intorno a 20 ng/mL). Il controllo della PRL plasmatica e di RM ipotalamo-ipofisaria andrà eseguito 2-3 mesi dopo il parto o dopo il termine dell’allattamento al seno. Dopo la gravidanza, circa il 25% delle pazienti con microprolattinoma ha ottenuto una persistente normalizzazione dei livelli di PRL plasmatici. Il ruolo della https://sportvitaweb.com/product/propionato-100/ terapia farmacologica con i farmaci attualmente disponibili sembra assolutamente secondario, quanto meno in fase pre-operatoria (1). Sono stati evidenziati effetti maternotossici ma non teratogeni nei topi con dosaggi di cabergolina fino a 8 mg/kg/die (pari a circa 55 volte la dose massima raccomandata nell’uomo) durante il periodo dell’organogenesi. DOSTINEX è un derivato dell’ergot ad azione dopaminergica con un potente e prolungato effetto di inibizione dei livelli di prolattina.
Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo /it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale. Gli aggiustamenti del dosaggio devono essere effettuati non più frequentemente di ogni 4 settimane, per consentire al medico di monitorare la risposta del paziente a ciascun livello di dosaggio. Se non si osserva alcun beneficio aggiuntivo con dosi più elevate e si è utilizzata la dose più bassa con un risultato soddisfacente, si devono esplorare altri approcci terapeutici. I pazienti in terapia a lungo termine con DOSTINEX devono essere sottoposti a una valutazione regolare del loro stato cardiaco e può essere presa in considerazione l’ecocardiografia. Quando il bupropione viene impiegato nel trattamento della depressione è importante sapere che questa patologia aumenta il rischio di pensieri suicidari, di autolesionismo e di tentativi di suicidio.