Cabergolina Teva 0,5 mg: Scheda Tecnica del Farmaco

Il flacone di vetro marrone è dotato di una membrana di alluminio sigillata a prova di bambino e un tappo in HDPE o in PP a prova di bambino. Studi preclinici di sicurezza su cabergolina indicano un ampio margine di sicurezza per questo composto nei roditori e nelle scimmie, oltre all’assenza di potenziale teratogeno, mutageno o carcinogenico. Il sistema cardiovascolare era coinvolto nel 27% dei casi, e l’evento segnalato più di frequente era ipotensione.

Monografia completa del farmaco

In diciassette di queste 256 gravidanze (6,6%) sono state riscontrate gravi malformazioni congenite o aborto. Sono disponibili informazioni relative a 23 neonati su 258 portatori di 27 anomalie neonatali in totale, sia gravi che non gravi. Le malformazioni muscolo-scheletriche costituivano la anomalie neonatali più diffuse (10), seguite da anomalie cardio-polmonari (5). Non sono disponibili informazioni relative a disturbi perinatali o sullo sviluppo a lungo termine di bambini esposti a cabergolina intrauterina.

Effetti collaterali della terapia sostitutiva del cortisolo

In alcuni casi, i sintomi o le manifestazioni della valvulopatia cardiaca sono migliorati dopo interruzione del trattamento con cabergolina. In alcuni casi, i sintomi o le manifestazioni di valvulopatia cardiaca sono migliorati dopo interruzione del trattamento con cabergolina. A seguito di uno studio osservazionale della durata di dodici anni sugli effetti in gravidanza della terapia a base di cabergolina, sono oggi disponibili informazioni relative a 256 gravidanze, Di queste 256 gravidanze diciassette (6,6%) sono esitate in gravi malformazioni congenite o aborti. Sono disponibili informazioni su 23 di 258 bambini che hanno avuto in totale 27 anomalie neonatali, più o meno gravi. Le più comuni anomalie neonatali sono state le malformazioni dell’apparato muscolo-scheletrico (10), seguite dalle anomalie a carico dell’apparato cardio-polmonare (5).

Cabergolina Rat

• insufficienza renale o ostruzione vascolare dell’uretere o dell’addome che comporti dolore ai fianchi/lombalgia e edema agli arti inferiori, così come l’eventuale presenza di massa o dolorabilità addominale che possa indicare fibrosi retroperitoneale. Quando sono indicate dosi superiori a 1 mg a settimana si consiglia la suddivisione della dose settimanale in somministrazioni multiple in quanto la tollerabilità di tali dosi prese in un’unica soluzione settimanalmente è stata valutata solo in poche pazienti. Per la soppressione della lattazione il dosaggio raccomandato è di 0,25 mg (mezza compressa da 0,5 mg) ogni 12 ore per due giorni (1 mg dose totale). Poiché l’iperprolattinemia con amenorrea/galattorrea e infertilità può essere associata a tumori ipofisari, è opportuno prevedere un controllo completo della funzionalità della ghiandola ipofisaria prima di iniziare il trattamento con la cabergolina. La cabergolina è utilizzata nel trattamento di disturbi associati ad elevati  livelli di prolattina, sia se a provocarne l’incremento siano tumori dell’ipofisi, sia se si tratta di disturbi dalle cause ignote. La terapia con cabergolina può provocare ipotensione ortostatica, cioè un calo improvviso della pressione sanguigna in seguito al passaggio da una posizione sdraiata o seduta ad una posizione eretta.

Inoltre, è necessario adottare precauzioni – da parte di entrambi i sessi – per evitare l’insorgenza di eventuali gravidanze sia durante il trattamento sia alla fine dello stesso, per un periodo di almeno un mese. Perciò, il trattamento con cabergolina durante la gravidanza deve essere evitato, fatto salvo per il caso in cui il medico non lo ritenga indispensabile. Il trattamento con cabergolina può causare gravi disturbi del controllo degli impulsi. Questi disturbi comprendono lo shopping compulsivo o la spesa eccessiva, il gioco d’azzardo patologico, l’aumento della libido, l’ipersessualità, la bulimia e l’impulso incontrollato ad alimentarsi.

Le anomalie neonatali più comunemente riscontrate sono state le malformazioni di tipo muscoloscheletrico (10), seguite da anomalie di tipo cardiopolmonare (5). Non sono disponibili informazioni su patologie perinatali o sullo sviluppo nel lungo termine di bambini esposti alla https://www.codebase.it/i-3-migliori-negozi-di-steroidi-una-lista-completa.html durante la vita intrauterina. I pazienti devono essere regolarmente monitorati per lo sviluppo di disturbi del controllo degli impulsi. Una riduzione della dose/ sospensione graduale fino ad interruzione dovrebbero essere considerati se tali sintomi si sviluppano. Se viene diagnosticata una fibrosi valvolare, il paziente non deve essere trattato con cabergolina (vedere paragrafo 4.3 – Controindicazioni). Se viene diagnosticata una fibrosi valvolare, la paziente non deve essere trattata con cabergolina (vedere paragrafo 4.3 – Controindicazioni).

  • • Insufficienza renale o ostruzione vascolare dell’uretere o dell’addome che comporti dolore ai fianchi/lombalgia e edema agli arti inferiori, così come l’eventuale presenza di massa o dolorabilità addominale che possa indicare fibrosi retroperitoneale.
  • Ciò va tenuto in considerazione in situazioni che richiedono un’alta vigilanza, come la guida di veicoli o l’uso di macchinari.
  • Per indurre l’estro o interrompere la gestazione i derivati della segale cornuta (cabergolina, metergolina, bromocriptina), da soli o in associazione alle prostaglandine di sintesi, rappresentano ormai da tempo gli antiprolattinici più comunemente utilizzati.
  • RM di controllo devono essere eseguiti da 3 a 6 mesi dopo l’inizio della terapia o nel caso ci siano cambiamenti nei sintomi o nelle condizioni del paziente.
  • Il massimo effetto ipotensivo di DOSTINEX in dose singola si manifesta durante le prime 6 ore dopo l’assunzione del farmaco ed è dose-dipendente sia come entità che come incidenza.

La valvulopatia è stata associata all’impiego di dosi cumulative; pertanto, i pazienti devono essere trattati con la dose più bassa efficace. I sintomi di un eventuale sovradosaggio possono derivare da un’eccessiva stimolazione dei recettori della dopamina. Tali sintomi sono ipotensione, nausea, vomito, disturbi gastrici, ipotensione ortostatica, confusione o psicosi e/o allucinazioni.

Poiché la cabergolina può causare attacchi di sonno improvviso, è vivamente sconsigliata la guida di veicoli o l’uso di macchinari da parte di pazienti in terapia con il farmaco. Non sono disponibili informazioni sull’escrezione nel latte materno negli esseri umani. Tuttavia le madri devono essere avvisate di non allattare in caso di fallimento dell’inibizione/soppressione della lattazione con cabergolina.. Dato che inibisce la lattazione, la cabergolina non deve essere somministrata a madri con disturbi di iperprolattinemia che intendono allattare i propri figli. In pazienti trattati con agonisti della dopamina per il morbo di Parkinson, inclusa cabergolina, sono stati riportati pulsione patologica verso il gioco d’azzardo, aumento della libido e ipersessualità, generalmente reversibili in seguito a riduzione della dose o interruzione del trattamento.

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